“Gli stili vanno e vengono. Il buon design è un linguaggio. Non uno stile.”
Con queste parole di Massimo Vignelli, uno dei più grandi designer della Storia, vogliamo provare a trovare una chiave di lettura per analizzare alcune delle problematiche che spesso hanno le PMI italiane quando si parla di comunicazione visiva.
Nel già affollato mondo della comunicazione, l’aspetto del design è spesso sottovalutato dalle PMI. Spesso sembra proprio che ci sia una tendenza ad ignorare l’importanza del branding, considerandolo solamente come un logo appiccicato sui propri prodotti e servizi.
In realtà, il branding rappresenta l’essenza stessa dell’azienda, un aspetto fondamentale per il successo a lungo termine, permettendo di emergere rispetto alla concorrenza e rimanere impressi nell’immaginario della clientela finale.
Nasce così un approccio nuovo al design, che viene visto come una lingua a tutti gli effetti, formato da particelle fondamentali e una sua grammatica. Questo approccio trova la sua massima espressione nel concetto di grafica generativa.
RACCONTARE (INFINITE) STORIE
Come tutte le strategie o tecniche comunicative, anche il design subisce dei cambiamenti dovuti dalle innovazioni tecnologiche.
La grafica generativa rappresenta una piccola rivoluzione copernicana nel mondo del design grafico. Si tratta di un approccio innovativo che sfrutta criteri per creare impianti grafici dinamici. Questi criteri possono essere guidati da vari input, come forme geometriche, elementi visivi rappresentativi o qualsiasi altra idea possa venirci in mente.
Immaginiamo di avere un logo formato da cinque cerchi. A seconda della posizione che questi cerchi assumono fra di loro (andando a creare quindi varie forme diverse), avremo altrettante varianti del logo. E questo approccio può essere applicato a praticamente qualsiasi prodotto grafico.
L’importanza di questo approccio consiste nella capacità di unire creatività e tecnologia in un’unica soluzione, consentendo ai designer di generare opere uniche, dinamiche e spesso sorprendenti.
Basti pensare che con 5 elementi di partenza, possono nascere fino a 125 varianti base di una singola lavorazione!
UN LINGUAGGIO UNIVERSALE
La nostra expertise permettere di adattare questo approccio a soluzioni grafiche su misura: gli elementi della comunicazione visiva non sono visti come entità autonome ma come elementi organici di una comunicazione viva.
Dalla realizzazione di un logo, al materiale corporate, fino alla personalizzazione più particolare, i nostri prodotti sono pensati per essere rappresentativi ed accattivanti per il tuo utente finale.
Immaginiamo di avere un brand di cosmetici e dobbiamo realizzare il packaging di diversi prodotti. Una soluzione che abbraccia la grafica generativa potrebbe essere quella di realizzare un “codice” codificato, dove viene scelto un colore rappresentativo del prodotto, un pattern di base pieno (uguale per tutti i prodotti) e un pattern rappresentativo del prodotto (magari basato sugli ingredienti).
Andando
a combinare questi elementi abbiamo un numero infinito di combinazioni,
sempre diverse fra loro ma assolutamente ricollegabili fra loro.
E il grande vantaggio di un sistema del genere, oltre alla riconoscibilità nel brand, rimane che sia un sistema aperto: bisogna aggiungere un nuovo prodotto? Si realizza un pattern dedicato in maniera rapida e creativa.
In conclusione, la mancanza di consapevolezza sul branding per le PMI è una sfida che richiede attenzione. Il branding non è solo un aspetto estetico, ma un elemento chiave per il successo aziendale: capirne l’importanza può fare la differenza tra il successo e la stagnazione.
È imperativo che le PMI investano nella creazione di un’identità aziendale distintiva per crescere e prosperare in un mercato sempre più competitivo.
Ora la scelta sta a te: vuoi colmare questo gap digitale all’interno della tua azienda?
GENNARO LIGUORI
graphic designer